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Scelte ottimali o soddisfacenti?

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“Un individuo, più che scelte ottimali, può fare scelte soddisfacenti” H. Simon – premio Nobel per l’Economia 1978

Partiamo da questa celebre frase che riassume molto bene la situazione quando ci si appresta a valutare il rischio da assicurare, selezionare una copertura, scegliere una delle tante proposte del mercato o addirittura decidere se assicurarsi o meno.

É subito evidente che i fattori da prendere in considerazione sono tantissimi.

Per prendere decisioni ottimali in campo assicurativo è necessario conoscere i prodotti ed essere consapevoli che le scelte che si fanno sono spesso affette da limiti comportamentali e cognitivi.

Gli studi di neuroscienze ed economia comportamentale hanno messo in evidenza come la presenza di bias e il ricorso ad euristiche possano portare a scelte non ottimali se non addirittura controproducenti.

Il bias cognitivo è una forma di distorsione della valutazione causata dal pregiudizio. La mappa mentale di una persona presenta bias laddove è condizionata da concetti preesistenti non necessariamente connessi tra loro da legami logici e validi.

Il bias, contribuendo alla formazione del giudizio, può quindi influenzare un’ideologia, un’opinione e un comportamento.

Le euristiche ( dal greco heurískein: trovare, scoprire) sono, al contrario dei bias, procedimenti mentali intuitivi e sbrigativi, scorciatoie mentali, che permettono di costruire un’idea generica su un argomento senza effettuare troppi sforzi cognitivi. Sono più semplicemente delle strategie per giungere rapidamente a delle conclusioni.

Gli errori di giudizio sono spesso dietro l’angolo a causa dell’incapacità di valutare la ricorrenza di eventi come terremoti o alluvioni, oppure di comprendere il dato statistico fornito. Se per esempio un conoscente è stato di recente vittima di un sinistro la cui incidenza è modesta sarà comunque probabile che lo si valuti un rischio elevato (availability bias) al contrario si sottovaluterà il rischio connesso ad un evento dannoso solo perché si è ottimisti e si fa riferimento a quello che ci è successo fino ad ora. (optimistic – over confidence bias). Il rischio è quello di assicurarsi per eventi che hanno una scarsa possibilità di accadere come un incidente ferroviario, oppure non assicurarsi per rischi come alluvioni o terremoti pur vivendo in un’area sismica.

Quando si ricerca di un prodotto assicurativo adatto alle proprie esigenze, si è spesso sommersi da moltissime informazioni che spesso e volentieri non si riescono a processare nel modo giusto; per prendere una decisione si ricorre pur non rendendosene conto a bias o euristiche al solo scopo di velocizzare e semplificare la scelta.

E’ così che scendono in campo i professionisti della consulenza in ambito assicurativo, grazie alla loro competenza, alla conoscenza dei prodotti e all’ausilio di strumenti tecnologici creati appositamente per valutare l’incidenza del rischio caso per caso, riescono a valutare in modo empirico la situazione e consigliare i clienti al meglio.


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